venerdì 13 marzo 2009

Lo stereotipo femminile

Sono tre le cose che negli ultimi giorni mi hanno colpito, non so se sia dovuto al partecipare al gruppo ma il mio grado di intolleranza sta salendo sempre di più...

1) Alla libreria Feltrinelli mi avvicino alla zona che fa capo all'etichetta "Letteratura Femminile" (non mi ricordo se era "Lettura Femminile") pensando di trovarci libri riguardanti le differenze di genere, libri scritti da femministe o che riguardano la condizione delle donne nel mondo ecc... Con mia grande sorpresa ho trovato invece i romanzoni di Daniel Steel, i vari "I love shopping", i vari libri di Moccia da "Tre metri sopra il cielo" in poi, romanzi rosa, Melissa P. ecc... Lasciando perdere i gusti personali di ogni persona credo che tutti possano essere d'accordo con il fatto che trattino argomenti considerati leggeri... Non capisco perché debbano andare sotto all'etichetta "letture femminili". Forse gli uomini non leggono queste storie frivole? Non credo proprio. Penso anzi che siano molti i ragazzi che si sono letti "Cento colpi di spazzola" o i libri di Moccia. Non lo sò, mi sono sentita in qualche modo offesa e relegata all'interno di un qualcosa che è considerato superficiale  di serie B. Mi piacerebbe controllare se esiste un qualcosa classificato sotto l'etichetta "Letture maschili", magari che riguardano solo donne, motori, calcio e muscoli. Cosa ne penserebbero?

2) Ieri mi sono trovata in un bar di Firenze e ho buttato l'occhio sulla freepress "Metro" ed in particolare sul titolo di un articolo (scritto a caratteri cubitali) "DONNE AL VOLANTE PERICOLO CRESCENTE". L'articolo cominciava così "Ha un nuovo identikit il pirata della strada: donna, 29 anni, ubriaca nel 22,7% dei casi. Nel 2008 il 9% degli incidenti in cui il guidatore si è dato alla fuga , sono stati provocati dal sesso femminile (...) il rapporto con l'ebbrezza al volante non è occasionale, nel 22,7% dei casi le conducenti avevano superato i limiti dell'alcol consentito. Differenti tra i due sessi le motivazioni della fuga dopo l'incidente: gli uomini scappano per non perdere i punti della patente o perché non  sono coperti da assicurazione mentre le donne scappano per paura del gesto compiuto ". A fianco un piccolo inserto "Si è abbassata l'età media delle donne-pirata. Nel 2007 avevano 36 anni, nel 2008 29 anni. Scalfiscono il tradizionale identikit del guidatore irresponsabile: maschio, fra i 18 e i 44 anni, ubriaco nel 44% dei casi. Nel 2008, 5 dei 22 casi di pirateria ad opera di donne sono stati mortali per le persone investite". (Pochi giorni prima avevo assistito in treno ad una scena in cui un quindicenne spiegava alle sue coetanee che è dimostrato scientificamente che le donne non sanno guidare e che in Cina avrebbero costruito una macchina apposta per le donne per farle parcheggiare. Da notare che loro lo ascoltavano senza battere ciglio).

3) L'otto marzo ho visto "Che tempo che fa". Ho trovato deludente la fine del programma quando sono arrivati i tre bei ragazzi dalla Littizzetto e la hanno liquidata con qualche parola e con un apino carico di mimosa sul quale lei è salita ed ha lasciato lo studio (con grande felicità di lei). Mi è sembrata una scena piuttosto triste.


1 commento:

Valentina ha detto...

Rispondo sulla Feltrinelli... l'avevo visto anch'io, è da gennaio che c'è questa "sezione"... ho protestato con gli addetti (troppo blandamente comunque) e mi hanno risposto che avevano ricevuto altre proteste e che avrebbero cambiato definizione usando "letteratura rosa" (sempre femminilizzato, ma più accettabile, almeno come definizione di genere/genre). Poi non ci sono andata più perché mi sono antipatici.
Domandona: siccome le librerie F prendono gli input dalla Feltrinelli nazionale, che si proclama anche di sinistra, non si può mandare una lettera collettiva incazzatissima a loro? è un atteggiamento parecchio lesivo dell'identità femminile, secondo me. Poi in base al politically correct al gender equity all'antidiscriminazione o quant'altro, chiediamo di istituire anche una sezione di letteratura maschile, così si fanno due risate. Che ne dite?
Vi incollo un link di un'iniziativa contro pubblicità offensive per le donne, secondo me bisognerebbe cominciare a organizzarsi anche per risposte di questo tipo!
http://www.womenews.net/spip3/spip.php?article3281&var_recherche=pubblicit%E0