domenica 18 marzo 2012

L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.

Presenti: tanti
Differenti: Lola, Simonetta, Carla, Teresa, Pina, Alessia, Giulia, Mandana, Ottavia, Elisa e Antonella

L’incontro del 13 marzo è stato un successo per la collaborazione appassionata delle nostre compagne Simonetta, Lola e Carla e per l’entusiasmo del pubblico che interagiva con le relatrici.

Comincerei con le mie riflessioni raccolte negli ultimi incontri che hanno preceduto l’evento con la premessa che conosco molto poco le questioni riguardanti quest’ambito e ciò che scrivo è la visione di una donna comune che osserva i fatti di tutti giorni.

Ho guardato quattro volte il video “Licenziata” e tutte le volte mi ha colpito una frase detta durante le prove: ‘…io sono ricca e non mi importa nulla di ciò che succede agli altri’.
E poi mi ha attratto la scelta del colore della loro divisa. Il rosso, colore del sangue e del ‘corpo’.
Il colore che in quella circostanza le distingueva dal grigiore dell’indifferenza della gente e dal colore dell’asfalto delle piazze nelle quali marciavano raccontando il dolore e la disperazione con ironia alla gente che passeggiava, sotto le luci di Natale, sotto la pioggia primaverile,… sotto gli archi mentre prendeva un caffè con gli amici per distrarsi, per non pensare al lavoro e alla quotidianità.

Noi donne siamo molto brave a raccontarci, abbiamo la capacità di comunicare i nostri sentimenti soprattutto con il nostro corpo. Il corpo che ci differenzia dall’uomo. Quell’ uomo che non ha ancora imparato ad ascoltarci e ci considera una peccatrice nata che ‘vuole tanto’. Sono convinta che alla fine tutto finisce con la vittoria dell’indifferenza che è la caratteristica dominante di questa società che la produce e la salvaguarda per la propria sopravvivenza.
E l’uomo, come altra metà, è il maggior artefice dell’indifferenza.

Perdonate il mio pessimismo cosmico e vi chiedo sinceramente quante di noi torneranno indietro a ripensarci e magari a cercare di trovare una soluzione per quelle donne che con coraggio si sono messe in gioco in questa società ? E’ vero noi le abbiamo ricordate, le abbiamo analizzate ma mi domando se tutto finisce qui e se saremo tranquille con la coscienza.


Alcuni punti fondamentali dell’incontro

Licenziata è un documentario che ha dato la possibilità alle lavoratrici della Omsa di uscire dall’invisibilità e portare la questione del lavoro nello spazio urbano. Perdere il lavoro è una questione sociale e le parole delle operaie raccontano di un vissuto e di un’ esperienza che va a finire.
La mancanza del lavoro crea immancabilmente un vuoto di relazione e una perdita d’identità. La scelta di stare in piazza da parte loro vuol dire ‘esserci’ e conquistare uno spazio di cittadinanza perché il lavoro è anche la realizzazione di sé.

La scelta del linguaggio artistico è una nuova forma di protesta sociale contro la delocalizzazione delle fabbriche.


Rapporto tra corpo e lavoro

Il capitalismo globale porta con sé un diverso modello di organizzazione del lavoro basato sul corpo dei lavoratori e di conseguenza l'individuazione del lavoro.
Attualmente esistono sedicimila aziende italiane che operano in Romania e gli operai per la maggioranza sono le donne.
Esse lavorano in condizioni sfavorevoli: orari di lavoro estenuanti con poche pause, divario salariale rispetto ai lavoratori italiani, pochi diritti.
Le donne in questi casi sono considerate più adatte dal punto di vista fisico e mentale. oltre a ciò, sono soggette ai continui insulti e maltrattamenti da parte del datore di lavoro, che esercita il suo potere sotto vari aspetti tra i quali la violenza simbolica per costruire i “corpi docili”.
La divisione etnica aumenta l’intensità della produzione e fa si che il valore di un operaio straniero venga occultato da un marchio italiano. La delocalizzazione sfrutta condizioni di povertà e mancanza di diritti e come detto le donne sono le maggiori vittime, in particolare vedove e divorziate che hanno la necessità di mantenere il lavoro per cui si adattano alle condizioni imposte.

Per quanto riguarda l’aspetto giuridico: in Italia e nella Comunità Europea la tutela del lavoro mostra tutti i suoi limiti nei momenti di crisi con conseguenze che pesano sempre di più sulle lavoratrici.

L’iniziativa delle lavoratrici della Omsa fanno pensare a nuove lotte al femminile, più efficaci e intelligenti, che con il tempo, si spera, possano portare alla femminilizzazione del lavoro.


Ordine del giorno per martedi 20 marzo
· Rivedere lo stato attuale del ws
· Calendarizzare l’evento di Elisa
· Calendarizzare la presentazione dell’oggetto
· Varie ed eventuali


A martedi,
Mandana

Nessun commento: