mercoledì 23 dicembre 2009

PRANZO DI NATALE

Mercoledì 9 dicembre

ore 13: 30
Arrivo in piazza del Campo. Lola, Teresa e Federica sono sedute vicino alla fontana e riscaldandosi sotto un sole pallido discutono dell’ incontro con la signora Muraro, avvenuto il venerdì precedente. A quanto pare l’incontro è molto ben riuscito e Lola e Federica ne parlano con entusiasmo. Aspettiamo Pina e Adelaide. Pina arriva verso le due, Raggiante come al solito.
Ci incamminiamo verso il ristorante “ Il Desiderio”. Io cammino avanti e cerco di concentrarmi sui dettagli di quel giorno. Vorrei conoscere le mie compagne al di fuori dell’aula F.

Siamo tutte molto eleganti, ciò vuol dire che rispettiamo l’occasione. Fede ha una mini gonna, Teresa veste una gonna grigia, Lola rispetta i colori del suo paese con una gonna di colori accesi e Pina è in pantaloni.

Ore 14:00
Arriviamo al ristorante e prendiamo posto. Il locale ricorda il vissuto senese, vale a dire “Medievale”. Immediatamente veniamo servite con un buon prosecco. Vai, il primo brindisi.
Abbiamo brindato augurando lunga vita al gruppo. Ecco, abbiamo pigiato il tasto dolente. Il Gruppo…
Da un po’ di tempo le poche componente sopravvissute si interrogano sullo stato di salute del gruppo.
I pareri sono contrastanti, chi pensa che va bene cosi come stiamo perché è un gruppo libero e ognuno ha diritto di comportarsi come crede, chi invece vorrebbe ridimensionare o ridefinire il concetto di gruppo…nel frattempo arriva Adelaide FELICE… con i capelli corti, le stanno proprio bene.

Ordiniamo il pranzo.
Dopo l’antipasto S.Desiderio io e Pina prendiamo tagliatelle alla zucca gialla, Lola e Fede pappardelle al cinghiale, Teresa risotto di mare e Ade – Oh Dio… i pici…? Non mi ricordo – Ade perdonami. Ovviamente accompagnati con un buon vino della casa.

Cominciamo a mangiare ma non smettiamo di discutere e tutto verte sulla “fondazione del gruppo” come dice Pina. I pareri sono molto colorati come i nostri i piatti. E poi non so come esce all’improvviso il nome del nostro gruppo con una variante: “ presenti, assenti” chiamato cosi da qualcuno ! Forse per le continue latitanze delle componenti?
Facciamo un altro brindisi questa volta per l’anno nuovo , con la speranza che il nostro gruppo rimanga compatto e unito.
Alla fine del pasto giungiamo ad una conclusione: crediamo in ciò che facciamo, indipendentemente dal concetto di gruppo, esprimiamo i nostri pareri in modo autonomo, che a dire il vero non è poco con i tempi che corrono. E’ un forum per manifestare la propria identità di donne che guardano alle battaglie delle madri nel passato ma che riescono allo stesso tempo a proiettare le nuove ideologie, adattandosi alle esigenze della donna di “oggi”.
E io ci metto anche il mio: è un’ occasione per me e Lola di sentirci parte integrante della società italiana che ci ha ospitato.

Dopo il caffè gentilmente ci cacciano, anche perché tra una chiacchiera, un boccone e un brindisi si sono fatte le 16:15

Usciamo, fa freddo fuori, le signore accendono una sigaretta e si rilassano, è ancora presto. Cosa facciamo? Federica suggerisce un ammazza caffè da Nannini. Prendiamo la strada per raggiungere il bar. Per arrivare a Nannini ci mettiamo mezz’ora abbondante. Alla Croce del Travaglio ci fermiamo e parliamo dei problemi femminili che affliggono alcune nostre amiche. “E se questa non è una donna!”, mi viene questo titolo in mente, mentre osservo le mie compagne; fresche, vivaci, che vogliono una nuova dimensione di vita per loro e per le loro figlie … e magari un giorno potranno dirle “ C’eravamo anche noi.”.
Finalmente entriamo al bar, non ricordo bene se facciamo un altro brindisi o meno e cominciamo a discutere di un altro argomento a mio parere importante: il nostro gruppo può essere influenzabile dall’interno o dall’esterno ? E se si come dobbiamo comportarci?
La risposta a queste domande rimangono avvolte in un velo di perplessità. Ci vorrà tempo per trovare una strategia adeguata nel caso in cui ciò succeda.
Come diceva una volta Michela “ Bisogna avere pazienza.” E noi ne avremo, basta non perdere di vista il nostro vero obiettivo: trovare un giusto spazio all’interno di una società che ancora guarda alla donna come “l’altro!”

Ore 18:00
Usciamo dal bar. Fa ancora più freddo. Vedo gli occhi lucidi di Lola, la cerchiamo e la salutiamo con affetto.
A distanza di poco tempo Lola è partita per la Spagna, Pina per Monza. Federica per Londra e Teresa forse per la Calabria e Adelaide, invece, mercoledì scorso ha raggiunto una meta importante, si è laureata. AUGURONI.

Carissime signore “Presenti, differenti”, questo è il report di una giornata indimenticabile, una giornata che ho condiviso con le mie compagne, non solo le loro idee ma il meraviglioso nostro mondo di DONNE.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo dalle signore dell’aula F. Non perdete il video su
http://www.youtube.com/watch?v=O2MFducncsg&feature=related

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