Questo mercoledi abbiamo finalmente fatto quella che con un po’ di ironia ho chiamato la “rifondazione” del gruppo: un bilancio delle attività dell’anno scorso per ripartire quest’anno con chiarezza ed energia.
Dalla prima idea di porci le stesse domande che un anno fa hanno posto le fondamenta del nostro gruppo: perché mi va di prendere parte a questo seminario – che cosa mi aspetto- che contributo penso di poter dare, la discussione si è svolta con maggiore libertà e senza troppe ingessature.
Mandana ha espresso la sua esigenza di passare all’azione, in una direzione verso l’esterno che porti nel contempo stimoli alla discussione teorica.
Adelaide ha immediatamente riportato la sua visione del gruppo in una dimensione più interna: l’impegno per l’organizzazione della Staffetta ha portato via molto tempo (prezioso?) ai progetti su cui il gruppo stava lavorando: il glossario e il questionario. Quest’ultimo si è addirittura bloccato. Qualsiasi tipo di ‘altre’ attività deve portarci via meno tempo.
Teresa esprime il bisogno di far chiarezza su che cosa ci aspettiamo dal gruppo, su quali siano i nostri obiettivi. Il tempo del mercoledì è lo spazio per riflettere tra noi, per riflettere in ultima analisi sul glossario.
Per Lola non esiste antitesi tra pratica del dentro/fuori. La necessità è quella di selezionare le attività più funzionali alla formazione del glossario.
‘Trovare un equilibrio’ sono le parole di Sonia. Il lavoro per la Staffetta ha strappato troppo spazio alla riflessione teorica, di cui ha sentito la mancanza: i saperi di ognuna di noi sono tanti, ma è come se non riuscissero ad esprimersi con libertà e pienezza di energia. Avverte il contrasto tra la necessità di selezionare gli stimoli perché la riflessione sia più organizzata e il timore che l’imposizione di un fare più ordinato riduca la spontaneità e la libertà del dire: “ho proprio voglia di venire qua e discutere!”.
“Sono venuta qui per potere avere la parola nel mondo. Da quando sono qui sento che ho più parola fuori. Voglio costruirmi come soggetto differente attraverso voi”: per Lola stare nel gruppo ed ‘essere’ del gruppo è ricerca e scambio di identità e di competenze.
La tensione fra diadi come dentro/fuori, dovere/volere rotola tra parole che si fanno sempre più appassionate e scomposte: Mandana che al gruppo chiede la conoscenza del mondo occidentale chiede anche più disciplina… se iniziamo un discorso dobbiamo portarlo a termine… “Metodo!”rimanda Teresa, “quanto ci sentiamo realmente gruppo? A quel punto ci si avvia…”
Il grembo quieto e saggio di Michela accoglie la matassa, e la dipana… ‘Pazienza’ occorre alle tumultuanti noi tutte e la semplicità disarmante del ‘fare una cosa per volta’ placa gli animi stra-lunati.
Ed ecco il programma per quest’anno: ci diamo un tempo (gennaio) per finire l’attività di presentazione/riflessione degli oggetti per il glossario, dopodiché riprendiamo in mano il lavoro per il questionario, troppo prezioso perché vada perduto. A quel punto individueremo una parola chiave ricorrente, più risuonante, per farne il perno il più possibile fermo delle nostre riflessioni di quest’anno.
E a proposito di programmi, ecco i compitini per mercoledi prossimo:
- rifiniamo le riflessioni sull’oggetto di Adelaide, su cui Monica dovrebbe fare il report;
- ognuna di noi riorganizzi il materiale sparso dei termini individuati fino ad ora sui vari oggetti, in modo da fare il punto della situazione.
A mercoledi prossimo, 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, in aula alle 14.00, e in sala cinema alle 17.00 per la proiezione del Canto di Paloma!!!
…a proposito di canti e di palommelle... lunedi scorso è nata la piccola Olga... un bacio a Valentina!
Pina
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