ALTRIMENTI MI SCORDO: abbiamo la copia della locandina delle proiezioni in pdf? La mettiamo sul Blog?
Care, ecco un possibile ordine del giorno per il prossimo incontro e un riassunto delle cose emerse nello scorso. Riteniamo fondamentale darci un'ORGANIZZAZIONE: siamo passate da una fase tutta conversativa, di piacevole straripamento emotivo e ben poca progettualità a una fase tutta progettuale, al punto che il gruppo sembra improvvisamente diventato una società di organizzazione di eventi quotata in borsa. Ora va trovato il giusto mezzo.
Le cose da fare sono molte, ma tutte abbiamo espresso l'esigenza di non lasciare indietro la componente di confronto e, soprattutto, il percorso teorico.
Dal mio punto di vista, che so comune ad altre, i progetti (il questionario, la staffetta in tutte le sue varie declinazioni) non costituiscono interventi alternativi o addirittura alieni al percorso teorico, ma complementari allo stesso; o meglio, è un fare che diviene implementazione, traduzione concreta di un sapere e sentire. Tuttavia, è necessario che questo sapere sia prima condiviso, elaborato, costruito insieme, e che il sentire si moduli e si rimoduli accogliendo ogni volta le nostre reciproche diversità, per confluire in una comune differenza. Il mondo intorno a noi sta esplodendo, la differenza è negata laddove è palese (“sono stupri etnici, sono problemi di coppia, il femminsimo non c'entra niente”) e è invocata come una formula magica laddove mancano soluzioni al proprio malessere (“voglio una donna combattiva, determinata, consapevole -dice lo stilista nonsochi ai microfoni del tg1 - perché credo che la risposta alla crisi possa provenire solo dalle donne, solo loro possono tirarci fuori da questa epoca buia”). Griffate o meno, noi le risorse ce le abbiamo, e ora è il momento di fare sul serio, e senza la capacità critica che viene dalla teoria, per come la vedo io, niente diventa serio e tutto diventa friabile.
Forza, il percorso è lungo: lo vedo come un viaggio che ci porterà continuamente fuori e dentro di noi, in cui il pensiero, lo scritto, l'immagine, la parola prodotta dagli altri ora risuonerà ora striderà con la nostra e con quelle delle nostre compagne, e ognuna di noi cercherà un punto di innesco o troverà un punto di frattura nelle esperienze e nelle posizioni intellettuali espresse da altri.
Il viaggio è lungo, ripeto, e forse siamo un po' in ritardo, ma personalmente non vedo l'ora di iniziare. Per farlo, secondo me dobbiamo procedere come segue.
ORDINE DEL GIORNO PER MERCOLEDI' 4 MARZO:
Un'ora per il punto 1) e un'ora per il punto 2)
1. DIVISIONE IN GRUPPI: è l'unico modo per proseguire i percorsi intrapresi in modo parallelo ai seminari, così da lasciarsi sempre almeno un'ora, ma anche un'ora e mezzo, alla discussione. I gruppi funzionano autonomamente, e le persone che appartengono a ciascuno si raccordano fra sé. Operano, prendono decisioni, e riferiscono al seminario. Ci saranno volte in cui le decisioni da prendere sono importanti, o magari sorgono dei problemi, e allora dovremo discuterne insieme per più di mezzora; ma la maggior parte delle volte si tratterà solo di riferire e aggiornare, e in quel caso la discussione teorica sarà ampia.
Io penso che per mercoledì prossimo è sufficiente ricapitolare quello che abbiamo “in pentola” e esprimere le nostre preferenze. Cerco di fare una ricognizione per agevolare il lavoro:
-a) Questionario: distribuzione e poi raccolta e forse elaborazione dati, ma senza fretta (bastano 2 persone, che poi passano ad altro gruppo se vogliono)
-b) Glossario: che per adesso è divenuto “discussione degli oggetti culturali”. Ci vuole una persona che tenga il polso di questo importante percorso: logisticamente, deve prendere le “prenotazioni”, cosa che può fare anche via mail di settimana in settimana. L'ideale sarebbe che questa persona provasse, se siamo d'accordo, a stendere un calendarietto anche su base tematica. Possiamo comunicare a lei cosa intendiamo portare e, se non è oggetto noto, spiegare in due parole di che parla/che tematiche affronta, così che la coordinatrice possa accorpare nello stesso giorno o in sequenza gli interventi che sono affini. Inoltre, la coordinatrice dovrebbe secondo me pensare a come raccordare la fase della presentazione di un testo, brano, film e tutta la discussione che ne seguirà, con la costituzione appunto di un glossario (quali riflessioni raccogliere intorno a quali termini? Come procedere? Non so, la butto lì...)
-c) Staffetta. Qui il discorso è lungo, perché la staffetta comprende un sacco di interventi e attività. Propongo di dividersi in gruppi anche per queste attività, nel senso che ognuna si fa carico di qualcosa e procede in autonomia. Per mercoledì io credo sia sufficiente stabilire chi è interessato alla Staffetta e poi, all'interno di quel gruppo, vengono divisi i compiti in base agli interessi e disponibilità (canti della Pia? Cineforum? Tavola rotonda? Ecc.). Monica ha il polso della situazione e sa quali e quante cose devono essere fatte, quindi se le va potrebbe essere lei a coordinare questo gruppo. Ricordiamo che entro il 30 marzo dobbiamo dare scaletta dei nostri interventi. Quello che comunichiamo deve essere fatto, ma in ogni caso si può aggiungere altre iniziative anche in seguito.
2. INIZIAMO CON GLI OGGETTI: CHI PRESENTA IL SUO MERCOLEDI' 4?
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