domenica 1 febbraio 2009

Incontro del 28 gennaio 2009

Ciao a tutte.
Mercoledi abbiamo deciso di mettere il punto al questionario, nel senso che l’abbiamo ridiscusso nella bozza che ne aveva Elisa, e ora ne va preparata la stesura definitiva sugli aggiornamenti di dicembre scorso che manderò ad Elisa per email.
Elisa e Michela sono andate via alle 15.00 per partecipare al Consiglio di Facoltà, e siamo rimaste in cinque. Registro con piacere l’entrata nel gruppo di Mandana, Iraniana, che con la sua esperienza biografica e le sue competenze sul genere ha già arricchito le nostre riflessioni con il suo entusiasmo.
Nell’incontro è uscita forte l’intenzione di riformularci, di capire a che punto è il gruppo, di richiederci il perché siamo qui, di definire cosa vogliamo fare di questo spazio.
Mercoledì prossimo portiamo il manufatto! Come abbiamo detto altre volte, esplicitiamo a noi stesse e alle altre quale sia stato il gesto, la lettura, il fatto, l’atto, il “manotenuto” che ci fa essere qui (se ci fa essere).
E poi partiamo con le iniziative. Anche su suggerimento di Mandana, potremmo portare ognuna la nostra competenza per dire “io voglio fare questo/parlare di questo” e organizzare dei momenti di riflessione pubblica.
Vi saluto e vi aspetto tutte mercoledi prossimo.
Pina

1 commento:

luiza ha detto...

ciao a tutte,
vi comunico che mercoledì non potrò venire all'incontro a causa di uno stage che sto svolgendo a Firenze. Potrebbe essere carino che ognuno (o una persona per tutti) scrivesse un report sul famoso "manufatto" che ha deciso di presentare; in tal modo rimarrebbe qualcosa di scritto da poter riutilizzare. Inoltre sarebbe un nuovo tassello che andrà a comporre il lavoro che stiamo cercando di svolgere e che si sta delineando. Concordo con Sonia quando dice che "c'è la necessità di mettere a fuoco il percorso di questi mesi e di fare un'elaborazione critica di ciò che sta accadendo in questo momento storico". Forse potrebbe essere questo il passo da compiere dopo la discussione/presentazione dei manufatti.
Per il momento non mi rimane che augurarvi un buon lavoro.