8 marzo
La canzone politica degli anni '70 (1970-1980)
Ricordatevi di noi siamo morte in una fabbrica sfruttate sul lavoro sfruttate a casa e fuori Ricordatevi di noi siamo morte ma non per sempre noi vivremo eternamente sinchè durerà la lotta
Siamo state assassinate per avere scioperatovoi dovete vendicarci vendicarci col lottare vendicarci col creare
Creare un mondo nuovo un mondo di giustizia un mondo di uguaglianza un mondo di libertà Ricordatevi di Adelel'hanno presto incarcerata per avere contestato per avere militato
L'hanno messa in una cella una cella isolata per paura che parlasse con chi vuol sapere le cose Saper di un mondo nuovo un mondo di giustizia un mondo di uguaglianza un mondo di libertà
Fonte: Maraini Y. (a cura di), Siamo in tante...(la condizione della donnanelle canzoni popolari e femministe: libro + disco), Savelli, Roma, 1975
8 marzo non è "la festa delle donne", è "la giornata di lotta" delle donne. Nel 1908 in una fabbrica americana dove lavoravano solo donne, queste proclamarono uno sciopero e occuparono la fabbrica. Il padrone la sera chiuse a chiave i cancelli e per cause ignote, durante la notte, si sviluppò un incendio. 139 operaie sono morte arse vive.Per ricordare questo tragico fatto, nel 1910 le compagne del Congresso internazionale delle donne socialiste hanno indetto l'8 marzo "giornata internazionale di lotta della donna".
lunedì 8 marzo 2010
giovedì 4 marzo 2010
IL GIARDINO DI LIMONI. UN SUCCESSONE!
Solo due righe per condividere con voi la mia felicità dopo il successo del film di ieri (quanta gente!). Un bellissimo film e bellissime e commoventi le parole di Mandana.
Vorrei inoltre ringraziare Mandana per la sua forza e determinazione e per la sua cura.
Per me è stato un film pieno di risposte. Risposte anche molto semplici. Vi dico solo una, a proposito dell'incontro di ieri e di alcune riflessioni fatte insieme: quando la donna israeliana risponde alla amica giornalista che le chiede come mai si è allontanata tanto dal marito dopo un fidanzamento cosí intenso, lei risponde più o meno cosí: quell'intensità passa poi resta il buco nel cuore... lo so, facile a dire ma un po' di sana genealogia femminile?
Vorrei inoltre ringraziare Mandana per la sua forza e determinazione e per la sua cura.
Per me è stato un film pieno di risposte. Risposte anche molto semplici. Vi dico solo una, a proposito dell'incontro di ieri e di alcune riflessioni fatte insieme: quando la donna israeliana risponde alla amica giornalista che le chiede come mai si è allontanata tanto dal marito dopo un fidanzamento cosí intenso, lei risponde più o meno cosí: quell'intensità passa poi resta il buco nel cuore... lo so, facile a dire ma un po' di sana genealogia femminile?
Iscriviti a:
Post (Atom)