venerdì 20 marzo 2009

Report 18 marzo

No son las diferencias las que nos inmovilizan sino el silencio

(Audre Lorde, Sister outsider)


Mercoledì 18.Eravamo tante, Teresa, Valentina, Veronica, Monica, Pina, Luisa, Sonia, Elisa, Michela per qualche minuto e due nuove: per la prima volta Francesca e Nora per la seconda.


Staffetta

Sin dall’inizio si sentiva nell’aria l’urgenza di affrontare il tema della Staffetta. Martedì 17 si sono incontrate, se non ricordo male, Elisa, Luisa, Sonia, Pina e Monica (manca qualcuna?) per parlare delle iniziative che dall’8 al 12 luglio il nostro gruppo pensa di promuovere, di sostenere, di organizzare, o semplicemente di proporre per il loro svolgimento a Siena. Da quell’incontro sono uscite fuori almeno due cose: hanno bisogno di più forze e il sottogruppo viene allargato alle altre, direi a tutte, no? E, seconda, siamo nella fase di elaborazione del programma e dei contatti. Ci sono diverse iniziative ancora da precisare. Mi fermo qui: non vorrei toccare informazioni sensibili o ancora non sicure o definitive, faccio un rinvio alla mailing list (lì c’è un buon movimento!) e all’etichetta staffetta che credo sarà aggiornata da Monica che ha il polso della situazione. Comunque, sabato 21 c’è un incontro regionale a Firenze, a cui partecipano Pina, Teresa e …Monica?


Un uomo al seminario???!!!

All’improvviso irrompe un uomo (Nicola) e, con la disinvoltura propria del suo genere (pensate per un attimo alla situazione contraria), si siede tra di noi e ci fa un bel sorriso a tutte. Sonia riesce a dirci soltanto che è un suo amico. Beh -pensiamo- “allora, sicuramente Sonia avrà una buona ragione” e si va avanti come se niente fosse… ma la buona ragione non arriva e noi abbiamo continuato a rimuginare finché Pina non si decide a parlarne e subito dopo interviene Veronica, poi Teresa… e in modo corale gli spieghiamo che la partecipazione degli uomini a questi seminari è stata una questione molto dibattuta e che per ora preferiamo stare solo tra noi donne per essere più libere. “È una cosa a nostro favore non contro di voi” conclude saggiamente Pina.

Teresa coglie l’occasione per fargli qualche domanda:

a. cosa ti spinge a essere qui? “sono preoccupato della situazione generale delle donne, si è tornati al medioevo”, risponde lui;

b. gli uomini come vedono le donne? “Mi vergogno di essere uomo. C’è una versione da bar della donna. Ci sono due grandi categorie: alcune sono considerate delle “veline”, poi ci sono le donne intelligenti…di sostanza”, è più o meno la sua risposta, (raccapricciante!!). Si apre un piccolo dibattito sul corpo, Francesca, che era arrivata insieme a Nicola, parla della difficoltà di non voler mettere da parte la femminilità intesa come bellezza del corpo femminile. Come si fa a non cadere nella strumentalizzazione del corpo femminile? Valentina ci regala un nuovo concetto: “lo stupro mentale” preso da Adrienne Rich e inteso come la richiesta fatta alle donne di sacrifici relativi alla cancellazione di una parte di sé, nel senso della “maschilizzazione”.

c. capisci la nostra decisione di essere sole tra noi donne? “si, perfettamente, anche durante gli anni settanta si faceva così…” A questo punto, Veronica gli fa un invito che lui non può rifiutare e ci lascia sole.

Ci tengo a sottolineare la risposta corale e unanime da parte di tutte…anche da chi era più reticente all’inizio…avevamo bisogno di capire anche questo? era forse questa la buona ragione di Sonia?? a lei la parola…


Oggetti-Glossario (1): diverse questioni organizzative-propositive

1. Pina ci fa sapere che il libro che ho portato la settimana scorsa come oggetto (Cuerpo de mujer, sabiduría de mujer, di Christiane Northup) in Italia si chiama “Guida medica da donna a donna. Noi donne, il nostro corpo, la nostra mente” e non si trova facilmente, pensa che si trovi soltanto in una libreria a Bologna. Sonia suggerisce che sicuramente via internet sia più accessibile. Luisa mi fa sapere che sarebbe interessata a leggerlo. Se non si trova in italiano e non volete leggerlo in inglese mi offro per farvi qualche lezione di spagnolo e ve lo presto volentieri.

2. Di nuovo Pina lancia l’idea di trovare una stanza tutta per noi, alla Woolf, dove collocare tutti i nostri oggetti. Sarebbe davvero bello…ci pensiamo un po’??

3. Per quanto riguarda la presentazione degli oggetti, Teresa e Valentina propongono di fare un lavoro più compatto e darci dei tempi più adatti al peso emotivo del momento, la qual cosa potrebbe tradursi in più di un’ora.

4. Come collegare oggetti-glossario? Teresa, Valentina ed io concordiamo sul fatto che bisogna andarci piano, siamo ancora ai primi passi (triciclo o addirittura a quattro zampe?) ma comunque pensiamo che un primo appuntamento del gruppo glossario per coordinare e cominciare a buttare giù qualche idea potremmo fissarlo per giovedì 2 aprile, tenendo anche conto della disponibilità di Michela e se per Veronica va bene.


Oggetti-Glossario (2): Seconda sessione della presentazione degli oggetti

L’oggetto di Valentina e la canzone di Pina

1. Valentina: da una buona figlia del patriarcato al passo indietro per farne due avanti.

Vale porta tre oggetti, anche se il vero oggetto è una poesia ma vuole prima raccontarci come ci è arrivata. Fine degli ani novanta, il suo prof. e relatore della tesi di dottorato -inquadrato completamente negli schemi tradizionali- le propone di scrivere un manuale tematico multidisciplinare per le scuole superiori. Su cosa? -si chiede lei- gli adolescenti? il paesaggio…? e perché non sul rapporto maschile/femminile? questo processo di definizione dell’oggetto del suo manuale la mette davanti a diverse domande che finora non si era mai posta perché viveva nell’illusione che quello che c’era da imparare era uguale per tutti, uomini e donne: stessi testi, stessi metodi….e se non si faceva troppa attenzione alla letteratura femminile probabilmente dipendeva dal fatto che si trattava di una letteratura minore. Non aveva ancora tradito le aspettative della buona figlia del patriarcato. Ma il momento arrivò quando si è messa a scrivere il manuale e ha dovuto fare un passo indietro. Non trovava le risposte alle sue domande: perché non ci spiegano mai cosa dicono i filosofi sulle donne? a chi fa bene l’uso del neutro nella lingua? Perché si continua a parlare in neutro? Il suo manuale è uscito nel 2000, “Maschile/femminile”. Ci ha spiegato che ha messo prima il “Maschile” perché voleva che fosse letto da uomini e donne, la qual cosa non sarebbe accaduta se metteva per primo il “Femminile”. Dopo che ci ha raccontato il suo percorso ci ha regalato la (sua) poesia di Muriel Rukeyser, Myth, sul mito di Edipo. Ce l’ha letta tradotta in italiano. Vi riporto alcuni versi bellissimi: “Ho una domanda. Perché non ho riconosciuto mia madre?” “La tua risposta era sbagliata”, disse la Sfinge. “Ma era quella che ha reso tutto possibile”, disse Edipo. “No”, lei disse”. Finisce di leggere il testo visibilmente commossa. Si ferma. Ci fermiamo. E poi riprende il terzo e ultimo oggetto che rapidamente ci presenta. Si tratta, ma non sono sicura, di un libro di poesie da scrivere insieme a Monica.

La sua presentazione ha provocato un ricchissimo ma allo stesso tempo fugace dibattito intorno alla lingua, al neutro, alla scarsa letteratura femminile, ai modelli “anormali” di donne filosofe e letterate che ci sono arrivate (Saffo, Woolf…), le origini di tutto ciò (filosofi greci e cattolicesimo)…. “ma lo sapevate che la prima filosofa greca era donna e si chiamava Diotima”, ci dice Teresa.

Per me è stato bellissimo, restitutivo, come piace dire a Vale, di quel meccanismo per cui si fa un passo indietro per poter guardare cosa significhi essere donna e poi ripartire da un’altra parte e con un altro sguardo. Avrei voluto farti tante domande, parlare del tuo manuale più a lungo, chiederti cosa c’è lì dentro, come è stato farlo, come è stato accolto alle scuole, anche sulla bellissima poesia che ci hai portato, del rapporto con la madre,…e tante altre cose…ma forse ci sarà un’ulteriore occasione di approfondimento dei nostri oggetti. Grazie Vale.

2. Pina ci ha regalato, ci ha cantato, una canzone: “La fata” di Edoardo Bennato, (http://www.youtube.com/watch?v=G0RovG4Qmdw) anche se la preferivo dalla nostra Pina… ma quanto era bella lì seduta in mezzo a noi a cantare: “c’è chi ti urla che sei bella, che sei una fata, sei una stella, poi ti fa schiava però no, chiamarlo amore non si può… c’e chi ti esalta, chi ti adula, c’è chi ti espone anche in vetrina, si dice amore però no, chiamarlo amore non si può. Si dice amore però no, chiamarlo amore non si può”. Hermosísimo. Grazie Pina.


Alcuni appuntamenti per la settimana

- Sabato 21, ore 15: Incontro Staffetta a Firenze (non so dove sia)

- Lunedì 23, ore 18: Presentazione del libro di Silvia Ballestra, Piove sul nostro amore. Una storia di donne, medici, aborti, predicatori e apprendisti stregoni, alla Biblioteca Comunale degli Intronati, nell'ambito degli incontri "Lunedilibri" organizzati dall'assessorato alla cultura.


Proposta dell’Odg per mercoledì 25 da integrare, correggere, stravolgere…

  1. Resoconto da chi ha partecipato agli appuntamenti della settimana segnalati sopra e non
  2. Staffetta
  3. Glossario
    1. Sonia ci presenta il suo oggetto
    2. Conferma di giovedì 2 aprile per un primo incontro del gruppo glossario

Buon fine settimana a tutte!

4 commenti:

luiza ha detto...

Lola... dire che sei stata esaustiva è poco!!!

teresa ha detto...

Bello, bello, bello...
sei stata così "bella" (a proposito di bellezza a cui non rinunciare: mi ha ricordato il racconto di Vale in uno dei primi incontri, quando durante la pantera si presentò provocatoriamente "agghindata da femmina" e, come luogo comune vuole, finì con l'essere sminuita, considerata non credibile, insomma, guardata malissimo!), così bella, dicevo, che ti candiderei per la redazione dei report a oltranza!
Sono d'accordo con te, anch'io avrei voluto più tempo per raccogliere gli stimoli forniti da Vale nella sua presentazione. Così come avrei voluto più tempo per ascoltare te. Ma non vedo perchè non ritornarci su!? Sono convinta che il "racconto degli oggetti" abbia bisogno di più tempo, credo che in questa fase non bisogni aver fretta perchè, mi sembra siamo tutte d'accordo, è questo il momento veramente costitutivo del Glossario. Credo se ne possa parlare mercoledì.

Veronica ha detto...

Commovente, complimenti. Riuscire a tradurre in forma scritta il reale è un dono, compimenti ancora

Monica ha detto...

Lola... fantastica e commovente restituzione, grazie, soprattutto per chi come me ha seguito il seminario di mercole a spizzichi e bocconi e ora mi sembra di esserci stata sempre, la tua parola ha colmato i miei 'buchi' di esperienza. Teresa, d'accordo, candidiamo Lola come reportista ufficiale!
E poi... sì, condivido, è necessario ritornare sugli oggetti presentati, un'ora non basta, non può bastare.

Una nota tecnica: condivido l'odg proposto da Lola e rilancio la richiesta di aiuto per la Staffetta: le cose si stanno ordinando e in giornata con Pina saremo in grado di postare gli aggiornamenti per chi è più addentro alla cosa e un sunto esplicativo per chi è più 'affuori' (addentro-affuori, o no? :)). Così, mercole avremo del materiale fresco fresco su cui discutere tutte insieme.
Beijos, Monica