La sessione "Altre" all’interno del nostro blog nasce dalla necessità di mettere a confronto esperienze di donne provenienti da contesti socio – culturali differenti. L’intenzione è quella di uscire dal solipsismo bianco che per troppo tempo ha filtrato tematiche e priorità del movimento femminista attraverso la discussione e il monitoraggio di pratiche (di resistenza) femminili, al di là dei nostri confini territoriali e culturali.
Come scrive bell hooks:
"I want there to be a place in the world where people can engage in one another’s differences in a way that is redemptive, full of hope and possibility. Not this “In order to love you, I must make you something else”. That’s what domination is all about, that in order to be close to you, I must possess you, remake and recast you […].Dominator culture has tried to keep us all afraid, to make us choose safety instead of risk, sameness instead of diversity. Moving through that fear, finding out what connects us, revelling in our differences; this is the process that brings us closer, that gives us a world of shared values, of meaningful community."
bell hooks rappresenta il simbolo di un femminismo che va oltre la visione monoprospettica delle donne bianche benestanti occidentali e porta alla nostra attenzione l’intreccio complesso, di razza, genere e classe come strutture generanti sistemi di oppressione e dominio. Il suo lavoro è intenso sia da un punto di vista teoretico, sia in termini di attivismo politico e in quanto tale rappresenta un ottimo esempio e un punto di partenza simbolico per trattare delle pratiche femminili di resistenza “glocale” che in questa sessione vogliamo delineare.
Buone letture!
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