Salve a tutte!
Scrivo questo post per rispondere alla domanda posta da Lola nel suo report e per scusarmi del momento di imbarazzo che si è creato mercoledi scorso, all'entrata in aula di Nicola.
Tutto è nato da una cattiva comunicazione (si vedono già gli effetti del corso di laurea che ho fatto); come ho già detto, ho conosciuto Nicola e Francesca al ciclo di proiezioni organizzate l'anno scorso in facoltà e da subito sono rimasta colpita dall'interesse mostrato da Nicola e da altri suoi amici nei confronti di tematiche, che stupidamente, pensavo potessero coinvolgere solo la parte chiamata direttamente in causa, quella femminile.
Gli interventi di Nicola sono stati sempre preziosi e hanno innescato molti confronti interessanti, soprattutto alle iniziative sulla 194.
Qualche tempo fa avevo accennato a Nicola l'esistenza del nostro gruppo, senza specificare, (forse lo davo per scontato, quando ho parlato di un gruppo tutto al femminile) che almeno in questa prima fase, gli incontri non prevedevano la presenza degli uomini.
Nonostante tutto, penso che l'entrata a sorpresa di Nicola, ci abbia permesso di ragionare ancora una volte sull'importanza, almeno in questa fase, di lavorare esclusivamente su di noi; devo ammettere, che durante i primi incontri, Barbara ed io, proprio a fronte dell'esperienza positiva vissuta l'anno precedente, non eravamo del tutto convinte circa l'esclusione della parte maschile dal gruppo. Adesso posso dire, che la mia visione è profondamente cambiata e capisco finalmente con chiarezza le obiezioni che allora furono sollevate nei confronti della mia posizione.
Comunque penso che alla fine, imbarazzo a parte (grazie Pina per essere intervenuta!!!!!) l'intervento di Nicola sia stato prezioso e abbia contribuito, anche se solo in superficie, a comprenedre la posizione della parte maschile, con cui nel bene o nel male, abbiamo a che fare quotidianamente.
Ci vediamo mercoledi!
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