venerdì 20 luglio 2012
Un anno insieme - Le attività svolte dal gruppo Presenti, Differenti – anno accademico 2011-2012
Abbiamo iniziato la nostra attività seminariale nel mese di ottobre 2011, rivolgendo la nostra attenzione alla questione del femminismo islamico. Una tematica complessa con sfumature diverse che la rendono difficile da affrontare. Per questo motivo abbiamo pensato di organizzare un evento in cui si potesse dare risposte ai quesiti del gruppo, togliendo qualche dubbio e avvicinare il pubblico, in particolare studenti, ad un nuovo argomento che ancora è avvolto in una nube di stereotipati per motivi sociopolitici. L’evento ha preso luogo nel mese di novembre con il titolo ‘ La voce di Sherazade – Le donne musulmane si raccontano’.
Hanno partecipato Anna Vanzan – islamista ( Università Statale di Milano) e Leila Karami- Storica del mondo islamico ( Università La Sapienza di Roma) con la collaborazione di Akeel Almarai ( Università per stranieri di Siena)
L'incontro era centrato sul femminismo islamico che negli ultimi due decenni si è sviluppato nei paesi musulmani. Esso riscatta i diritti delle donne attraverso una reinterpretazione al femminile dei libri sacri, in particolare il Corano, che è stato per millenni soggetto a interpretazione tutta al maschile.
Dopo la pausa natalizia, a gennaio di questo anno come consuetudine abbiamo cominciato a pensare ad organizzarci per l’8 marzo. Nel frattempo abbiamo collaborato con Francesca Balestra ( Università di Siena) per il Forum sulla disuguaglianza con la partecipazione 4 facoltà dell’ Università degli studi di Siena e l’intervento di una studiosa di rilievo come la sociologa Chiara Saraceno . La questione del lavoro nella sfera femminile rimane tuttora irrisolta e con la crisi economica sono proprio le donne a pagare di più.
Anche il gruppo ha voluto dire la sua al riguardo, organizzando per l’8 marzo la proiezione del documentario ‘Licenziata- La voce delle brigate teatrali delle lavoratrici della Omsa di Faenza contro i licenziamenti ’, nel quale le lavoratrici dell’Omsa manifestano la loro protesta con un’espressione diversa scegliendo il ‘ teatro di strada’.
Sono intervenute Simonetta Grilli - antropologa (Università di Siena) e Maria Dolores Santos Fernández - giurista ( Università di Siena). Il fenomeno del trasferimento delle fabbriche dall’Italia nei paesi dell’ Est Europa penalizza doppiamente lavoratrici. In Italia le donne rimangono senza lavoro e nei paesi in cui si trovano le fabbriche le donne diventano la preda preferita dei padroni per la loro posizione inferiore nell’ambito lavorativo rispetto all’uomo.
Dall’inizio dell’anno il gruppo sentiva anche la necessità di riflettere e di discutere alcuni aspetti della questione di genere, focalizzando il punto di vista delle donne filosofe, scegliendosi la lettura del libro ‘Sputiamo su Hegel…’ di Carla Lonzi. Su questa scia di pensiero con il desiderio di avere un sguardo generale sulla vita delle donne pensanti, il gruppo ha organizzato un faticoso ma importante evento: una rassegna cinematografica dal titolo ‘Ipazia e le altre, il cinema racconta le grandi filosofe’ compreso delle lezioni di introduzione. Hanno collaborato con noi M. L. Boccia( Università di Siena), E. Giomi ( Università di Siena) , T. Lucente (Università di Siena) , Francesca Mencacci (Università di Siena), M. Pereira (Università di Siena) , A. Scattigno (Università di Firenze) e M. A. Soleti (Università di Siena).
In questo ambito insieme agli studenti della facoltà di Lettere e Filosofia abbiamo riflettuto sul rapporto tra cinema e quel mondo femminile che ha fatto la scelta difficile come quella di essere ‘anticonformista’; abbiamo compreso che per analogia esiste la mancanza di un determinata appartenenza di esse (dal momento che decidono una vita diversa) e la necessità del cinema di raccontare le loro storie in ‘contesti comuni’ fa sì che esse appoggino ad un gruppo maschile o un individuo che esercita il potere nell’ambito delle loro azioni.
‘La cura del vivere’ , la lettura di alcune opere di ‘Maria Zambrano’ e la partecipazione alle manifestazioni e ai convegni sulla questione di genere saranno le nostre priorità per iniziare l’anno accademico 2012- 2013. Nel frattempo alcune di noi saranno impegnate nelle attività extraseminariale quali partecipazione ai corsi estivi nello stesso ambito. Speriamo di poter arricchire ancora di più le nostre riflessioni. Care, Mi auguro che il prossimo anno sia proficuo come quest’anno. In gamba ragazze e BUONA ESTATE.
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